"Trascorriamo parecchio tempo cercando la felicità quando il mondo intorno a noi trabocca di meraviglie. Essere vivi e camminare sulla terra è un miracolo, eppure la maggior parte di noi sta correndo come se esistesse un luogo migliore in cui andare. "
THICH NHAT HANH
domenica 5 luglio 2020
Del cammino
sabato 13 giugno 2020
Primi passi.
Il vuoto non è il nulla, il nulla non è il vuoto, quando si comprende questo si inizia ad essere studenti Zen.
#ZenIchinyo
sabato 9 maggio 2020
Sbocceranno i fiori
Il semplice vivere del meditante
in una capanna:
una ciotola di riso, una tazza di tè.
Come può trovare il tempo di piantare
peschi e susini?
Eppure intorno a lui
sbocceranno i fiori.
in una capanna:
una ciotola di riso, una tazza di tè.
Come può trovare il tempo di piantare
peschi e susini?
Eppure intorno a lui
sbocceranno i fiori.
Sengai Gibon
mercoledì 15 aprile 2020
Miti leggende e nuvole.
#frasiecolori
"Si dice che la comunità del Buddha
fosse composta da ottantamila individui;
anche Confucio aveva tremila discepoli.
Io siedo solitario sulla pietra muschiata fra i glicini,
e a tratti osservo le nubi che trascorrono."
Sengai Gibon
martedì 14 aprile 2020
Il lampo e la rugiada
"A cosa paragonare la nostra vita?
A un lampo o a una goccia di rugiada…
Così penso, ma già non è più."
Sengai Gibon, monaco zen
domenica 5 aprile 2020
Un principio zen
Quando le acque salgono, la barca fa altrettanto.
Yamamoto Tsunetomo
Yamamoto Tsunetomo
La foglia che resiste al vento, è quella che cadea terra.
Komzentao
venerdì 27 marzo 2020
Le rughe e il sorriso.
La vita ha lasciato le sue impronte sulla mia fronte,
ma questa mattina sono ritornato bambino.
Il sorriso scoperto tra foglie e fiori è tornato per toglier via le rughe
così come la pioggia fa scomparire ogni traccia sulla soglia.
Ancora una volta, inizia il ciclo di nascita e morte.
Thich Nhat Hanh
#Zenichinyo
#frasiecolori
giovedì 26 marzo 2020
Il saggio e l'acqua
Tra tutti gli elementi il saggio dovrebbe prendere l’acqua come suo maestro
"L’acqua è cedevole, ma conquista tutto.
L’acqua spegne il fuoco.
Oppure trovandosi vicina alla sconfitta, fogge via come vapore e si riforma.
L’acqua lava via la terra morbida, o, quando è sfidata dalle rocce, cerca una via che passi intorno ad esse.
L’acqua corrode il ferro finché si sgretola in polvere:
Essa satura l’atmosfera cosicché il vento si esaurisce.
L’acqua lascia passare gli ostacoli con ingannevole umiltà, poiché nessun potere riesce ad impedire di seguire il suo corso destinato verso il mare.
L’acqua conquista cedendo; non attacca mai, ma vince sempre l’ultima battaglia.
Il saggio che si fa simile all’acqua si distingue per la sua umiltà, egli abbraccia la passività, agisce dalla non azione e conquista il mondo.
Tao Cheng XI sec. DC"
"L’acqua è cedevole, ma conquista tutto.
L’acqua spegne il fuoco.
Oppure trovandosi vicina alla sconfitta, fogge via come vapore e si riforma.
L’acqua lava via la terra morbida, o, quando è sfidata dalle rocce, cerca una via che passi intorno ad esse.
L’acqua corrode il ferro finché si sgretola in polvere:
Essa satura l’atmosfera cosicché il vento si esaurisce.
L’acqua lascia passare gli ostacoli con ingannevole umiltà, poiché nessun potere riesce ad impedire di seguire il suo corso destinato verso il mare.
L’acqua conquista cedendo; non attacca mai, ma vince sempre l’ultima battaglia.
Il saggio che si fa simile all’acqua si distingue per la sua umiltà, egli abbraccia la passività, agisce dalla non azione e conquista il mondo.
Tao Cheng XI sec. DC"
Kiaiii
Oggi vorrei approfondire il significato del Kiai ( l'urlo che si sente quasi sempre al termine di una azione di arti marziali, dico così per brevità dal punto di vista scientifico, per quanto sia possibile o lecito dire "approfondire" :vi sono diversi metodi di approfondimento, si può scavare e scavare a fondo, certamente la parte superficiale della pratica del Kiai è molto nebulosa, lo farò in piccola dose, quello che mi è possibile fare.
Si è propensi a pensare che il Kiai sia un modo per "spaventare l'avversario", chi pratica arti marziali sa che a volte succede, tuttavia è molto riduttivo. Il Kiai è profondamente bagnato dalla cultura orientale fatta di forza interiore, forza cosmica e meridiani corporei.
Troviamo molte parole contenenti Kiai, termine cinese molto in uso nella medicina tradizionale, possiamo dire che il Kiai sia energia vitale. Essendo tale concetto di una religione panteista quindi "energia universale".
Questa energia parte dall'addome, come sappiamo il centro vitale per gli orientali è proprio l'addome, li dove si sviluppa la parte più bassa dell'universo, dove è il centro dell'uomo, dove ancora viene usata come zona per il Karakiri, atto estremo dei Samurai e anche il punto per trarre forza nel combattimento, nel Karate e in altre forme di arti marziali.
Nei combattimenti degli antichi Samurai certamente era anche l'atto estremo del combattimento, dove il colpo assestato era l'ultimo, e non c'era pareggio, o si vinceva o si moriva, ecco quindi prendere una forma teologica se vogliamo, di " rilascio della propria vita o energia" per uccidere , per morire.
Troveremo in seguito il bandolo della matassa per arrivare alla respirazione Zen, se ancora non ci siamo arrivati, ora basta dire che come lo Zen, il Kiai ha una spiegazione scientifica del suo utilizzo e della sua utilità.
Approfondendo scientificamente infatti, troviamo che la massima espressione del massimo sforzo sarebbe letale o quantomeno dannosa per il nostro corpo, la nostra mente, il nostro sistema cardiocircolatorio.
Quando avviene tale contrazione infatti, la vena cava inferiore si restringe fino ad avere un deficit di ossigeno con ripercussione nel muscolo cardiaco.
Il kiai ha il potere di allentare questa pressione, o contrazione dei muscoli addominali, ed ecco la sua utilità, ovviamente gli antichi orientali non avevano le nostre nozioni di medicina, sicuramente la validità di questa cultura prende sempre pià forma.
Riassumendo quindi, la filosofia del Kiai è ampiamente valida anche dal punto di vista scientifico medico, ancora una volta, la respirazione prende importanza sempre più consistente, andando avanti, troveremo altre motivazioni per curare il nostro metodo di respirazione.
Il Kiai non parte dalla gola, bensi' dalla contrazione dell'addome e dell'apparato respiratorio.
possiamo vedere in questa immagine l'irrorazione dell'energia del Kiai:
Il kiai deve partire proprio dall'addome, come possiamo vedere coinvolgendo, uscendo per cosi dire dalla bocca, tutto il tratto cardiopolmonare.
Si è propensi a pensare che il Kiai sia un modo per "spaventare l'avversario", chi pratica arti marziali sa che a volte succede, tuttavia è molto riduttivo. Il Kiai è profondamente bagnato dalla cultura orientale fatta di forza interiore, forza cosmica e meridiani corporei.
Troviamo molte parole contenenti Kiai, termine cinese molto in uso nella medicina tradizionale, possiamo dire che il Kiai sia energia vitale. Essendo tale concetto di una religione panteista quindi "energia universale".
Questa energia parte dall'addome, come sappiamo il centro vitale per gli orientali è proprio l'addome, li dove si sviluppa la parte più bassa dell'universo, dove è il centro dell'uomo, dove ancora viene usata come zona per il Karakiri, atto estremo dei Samurai e anche il punto per trarre forza nel combattimento, nel Karate e in altre forme di arti marziali.
Nei combattimenti degli antichi Samurai certamente era anche l'atto estremo del combattimento, dove il colpo assestato era l'ultimo, e non c'era pareggio, o si vinceva o si moriva, ecco quindi prendere una forma teologica se vogliamo, di " rilascio della propria vita o energia" per uccidere , per morire.
Troveremo in seguito il bandolo della matassa per arrivare alla respirazione Zen, se ancora non ci siamo arrivati, ora basta dire che come lo Zen, il Kiai ha una spiegazione scientifica del suo utilizzo e della sua utilità.
Approfondendo scientificamente infatti, troviamo che la massima espressione del massimo sforzo sarebbe letale o quantomeno dannosa per il nostro corpo, la nostra mente, il nostro sistema cardiocircolatorio.
Quando avviene tale contrazione infatti, la vena cava inferiore si restringe fino ad avere un deficit di ossigeno con ripercussione nel muscolo cardiaco.
Il kiai ha il potere di allentare questa pressione, o contrazione dei muscoli addominali, ed ecco la sua utilità, ovviamente gli antichi orientali non avevano le nostre nozioni di medicina, sicuramente la validità di questa cultura prende sempre pià forma.
Riassumendo quindi, la filosofia del Kiai è ampiamente valida anche dal punto di vista scientifico medico, ancora una volta, la respirazione prende importanza sempre più consistente, andando avanti, troveremo altre motivazioni per curare il nostro metodo di respirazione.
Il Kiai non parte dalla gola, bensi' dalla contrazione dell'addome e dell'apparato respiratorio.
possiamo vedere in questa immagine l'irrorazione dell'energia del Kiai:
Il kiai deve partire proprio dall'addome, come possiamo vedere coinvolgendo, uscendo per cosi dire dalla bocca, tutto il tratto cardiopolmonare.
lunedì 23 marzo 2020
Nessuna immagine
Colui il cui cuore Puro è divenuto privo d’ immagini
è lo specchio
per le tracce dell’ Invisibile.
Jalāl al-Dīn Rūmī
è lo specchio
per le tracce dell’ Invisibile.
Jalāl al-Dīn Rūmī
#Zenichinyo
domenica 22 marzo 2020
Non tardi, non presto
Non pensare sia troppo tardi
non pensare sia troppo presto
ogni via ha una sua porta
entra dalla tua
che sia tardi
che sia presto:
"ora" è il tuo momento.
#Zenichinyo
sabato 21 marzo 2020
Il caos della vita
"Potremo imparare a riconoscere che la difficoltà è il sentiero, invece di cercare di sfuggirle. È un cambiamento di prospettiva radicale, ma necessario. Quando capita qualcosa di sgradevole, vogliamo raramente averci a che fare. Forse reagiamo con la convinzione «non dovrebbe andare così», o «la vita non dovrebbe essere così ingarbugliata». Chi l'ha detto? Chi ha mai detto che la vita non debba essere un caos? Di solito, quando la vita non corrisponde alle nostre aspettative, cerchiamo di cambiarla in modo che vi si adatti. L'essenza della pratica tuttavia non consiste nel cercare di cambiare la vita, quanto il nostro rapporto con le aspettative: imparare a considerare qualsiasi cosa accada come il nostro sentiero"
(Ezra Bayda).
giovedì 19 marzo 2020
Il sermone
Una storia zen racconta di un maestro che stava per iniziare il suo sermone quando un uccellino attaccò a cantare. Il maestro non parlò e tutti ascoltarono l'uccellino. Cessato il canto, il maestro disse: "Bene, il sermone è terminato", e così se ne andò.
#Zenichinyo
lunedì 16 marzo 2020
domenica 15 marzo 2020
Non cercare..
"Non cercare di diventare qualcosa.
Non proiettarti in qualcosa.
Non essere un meditatore.
Non diventare illuminato.
Quando siedi, siedi.
Quando cammini, cammini.
Non ti aggrappare a nulla.
Non resistere a nulla."
Ajahn Chah
Non proiettarti in qualcosa.
Non essere un meditatore.
Non diventare illuminato.
Quando siedi, siedi.
Quando cammini, cammini.
Non ti aggrappare a nulla.
Non resistere a nulla."
Ajahn Chah
sabato 14 marzo 2020
venerdì 13 marzo 2020
domenica 8 marzo 2020
Il dialogo
La poesia come pensiamo non è capacità
di rima
Ma espressione dell' anima.
"Chi chiama le mie poesie poesie?
Le mie poesie non sono poesie.
Quando lo capisci,
allora facciamo una chiacchierata!"
Ryokan
venerdì 6 marzo 2020
Insegnami
Il maestro ti indica la strada, ma sei tu a segnare il tuo sentiero.
Lo studente chiede: «Sono tuo discepolo, insegnami a calmare la mente.
Il Maestro Yuan rispose: «Portami qui la tua mente, la calmerò per te.
Antologia di Bodhidharma, 6° secolo.
martedì 3 marzo 2020
lunedì 2 marzo 2020
Strategia e destino
La strategia è proprietà
del guerriero,
non può essere insegnata.
Valutare senza preconcetti,
svalutare i miti e le illusioni,
impossessarsi dello spazio
e del tempo,
agendo con risolutezza:
sapendo che sarà
del destino l'ultima parola.
#Zenichinyo
domenica 1 marzo 2020
Non ostentare
"Le persone
veramente abili
non sprecano
mai il tempo,
lo fanno sempre
intenzionalmente
e non sembrano
mai impegnate.
Da questo esempio,
si può dedurre
il principio.“
Myamoto Musashi
sabato 29 febbraio 2020
Vuoto Zen
"Quando il tuo spirito
non è minimamente
offuscato,
quando le nuvole
dello smarrimento
si allontanano,
lì c'è il vero vuoto.“
Miyamoto Musashi
giovedì 27 febbraio 2020
Scrivere su un foglio già usato, che errore!
Ti avverto, chiunque tu sia, oh che tu desideri sondare gli arcani della
natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso cio che cerchi, non
potrai trovarlo nemmeno fuori.
#Zenichinyo
mercoledì 26 febbraio 2020
Diverso
Com'è diverso oggi
l'odore del mare;
e diversi i colori
della campagna:
il verde meno verde,
meno bianche le margherite.
E differenti anche
le voci della gente:
dicono, dicono,
parlando senza dire.
Anonimo
#Zenichinyo
Come un elastico
Da "Lo Zen e il tiro con l’arco " leggiamo:
"Il tiro con l'arco non mira a nessun caso a conseguire qualcosa d’esterno, con arco e freccia, ma d’interno e con se stesso.
Arco e freccia sono per così dire solo un pretesto per qualcosa che potrebbe accadere anche senza di essi, solo la via verso una meta, non la meta stessa, solo supporti per il salto ultimo e decisivo. "
Eugen Herrigel
Tratto da: https://www.npensieri.it/index.php/filosofia-orientale/zen/aforismi-e-frasi-zen/
Pensando bene, il tiro con l'arco è come la respirazione Zen, si tende rilascia.
La parte del braccio che tiene l'arco, deve rimanere scoperta, per fare vedere nessuna contrazione, in stato di rilassamento, in questo modo, il tiro con l'arco è perfetto, anche se manca il bersaglio.
#Zenichinyo
domenica 23 febbraio 2020
sabato 22 febbraio 2020
Consapevolezza?
C'ero.
Soltanto c'ero.
Intorno cadeva
la neve.
Kobayashi Issa
只居れば 居るとて雪の 降にけり
Tada oreba oru tote yuki no furi ni keri
venerdì 21 febbraio 2020
Ora
Da giovani ricorriamo il futuro, da vecchi ricordiamo il passato.
Se non riusciamo a capire che il nostro tempo è ora, adesso, avremo sprecato i giorni della nostra vita.
"Luna, fiori di pruno,
questo, quello,
e il giorno se ne va.,"
Issa
questo, quello,
e il giorno se ne va.,"
Issa
mercoledì 19 febbraio 2020
Sciocco
Una persona può sembrare sciocca e tuttavia non esserlo.
Può darsi che stia solo proteggendo con cura il suo discernimento.
Può darsi che stia solo proteggendo con cura il suo discernimento.
Non discutere...Lettera a uno studente Zen
"Vivere nel mondo e tuttavia non stringere legami con la polvere del mondo è la linea di condotta di un vero studente di Zen.....
Non discutere di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato. Alcune cose, benché giuste, furono considerate sbagliate per intere generazioni.
Poiché è possibile che il valore del giusto sia riconosciuto dopo molti secoli, non c'è alcun bisogno di pretendere un riconoscimento immediato.
Vivi con un fine e lascia i risultati alla grande legge dell'universo."
Kiaiiiiiiiiiii!!!
Oggi vorrei approfondire il significato del Kiai ( l'urlo che si sente quasi sempre al termine di una azione di arti marziali, dico così per brevità dal punto di vista scientifico, per quanto sia possibile o lecito dire "approfondire" :vi sono diversi metodi di approfondimento, si può scavare e scavare a fondo, certamente la parte superficiale della pratica del Kiai è molto nebulosa, lo farò in piccola dose, quello che mi è possibile fare.
Si è propensi a pensare che il Kiai sia un modo per "spaventare l'avversario", chi pratica arti marziali sa che a volte succede, tuttavia è molto riduttivo. Il Kiai è profondamente bagnato dalla cultura orientale fatta di forza interiore, forza cosmica e meridiani corporei.
Troviamo molte parole contenenti Kiai, termine cinese molto in uso nella medicina tradizionale, possiamo dire che il Kiai sia energia vitale. Essendo tale concetto di una religione panteista quindi "energia universale".
Questa energia parte dall'addome, come sappiamo il centro vitale per gli orientali è proprio l'addome, li dove si sviluppa la parte più bassa dell'universo, dove è il centro dell'uomo, dove ancora viene usata come zona per il Karakiri, atto estremo dei Samurai e anche il punto per trarre forza nel combattimento, nel Karate e in altre forme di arti marziali.
Nei combattimenti degli antichi Samurai certamente era anche l'atto estremo del combattimento, dove il colpo assestato era l'ultimo, e non c'era pareggio, o si vinceva o si moriva, ecco quindi prendere una forma teologica se vogliamo, di " rilascio della propria vita o energia" per uccidere , per morire.
Troveremo in seguito il bandolo della matassa per arrivare alla respirazione Zen, se ancora non ci siamo arrivati, ora basta dire che come lo Zen, il Kiai ha una spiegazione scientifica del suo utilizzo e della sua utilità.
Approfondendo scientificamente infatti, troviamo che la massima espressione del massimo sforzo sarebbe letale o quantomeno dannosa per il nostro corpo, la nostra mente, il nostro sistema cardiocircolatorio.
Quando avviene tale contrazione infatti, la vena cava inferiore si restringe fino ad avere un deficit di ossigeno con ripercussione nel muscolo cardiaco.
Il kiai ha il potere di allentare questa pressione, o contrazione dei muscoli addominali, ed ecco la sua utilità, ovviamente gli antichi orientali non avevano le nostre nozioni di medicina, sicuramente la validità di questa cultura prende sempre pià forma.
Riassumendo quindi, la filosofia del Kiai è ampiamente valida anche dal punto di vista scientifico medico, ancora una volta, la respirazione prende importanza sempre più consistente, andando avanti, troveremo altre motivazioni per curare il nostro metodo di respirazione.
Il Kiai non parte dalla gola, bensi' dalla contrazione dell'addome e dell'apparato respiratorio.
possiamo vedere in questa immagine l'irrorazione dell'energia del Kiai:
Il kiai deve partire proprio dall'addome, come possiamo vedere coinvolgendo, uscendo per cosi dire dalla bocca, tutto il tratto cardiopolmonare.
martedì 18 febbraio 2020
lunedì 17 febbraio 2020
Languore d' inverno
Languore d' inverno
nel mondo di un solo colore
il rumore del vento.
Matsuo Basho
1644-1694
#Zenichinyo
domenica 16 febbraio 2020
Possedere nulla ti fa avere molto!
"E' scesa la sera,
Mi sistemerò sotto quel ciliegio laggiù
E i fiori stanotte saranno miei ospiti"
TAIRA NO TADANORI
Mi sistemerò sotto quel ciliegio laggiù
E i fiori stanotte saranno miei ospiti"
TAIRA NO TADANORI
#Zenichinyo
sabato 15 febbraio 2020
Il samurai
Dogen
Siccome qualcosa di divino entra nella fabbricazione di una spada, il suo
proprietario e utente dovrebbe rispondere a quell’ ispirazione.
Deve essere un uomo spirituale, non un agente della brutalita.
Il suo spirito deve essere unito con lo spirito che anima il freddo acciaio. I
grandi guerrieri hanno instancabilmente istillato questo sentimento nella
mente dei loro studenti.
Quando i giapponesi dicono che la spada e l’anima
del samurai, dobbiamo ricordare tutto quello che e implicito: lealta,
sacrificio di se, rispetto, benevolenza e il culto di altri sentimenti
superiori.
Ecco il vero samurai.
#Zenichinyo
venerdì 14 febbraio 2020
Velocità della respirazione
Da ricerche pare che:
una riduzione del ritmo di respirazione ha benefici sul corpo e sulla mente, oltre che alle emozioni.
Lenta e tranquilla, la respirazione porta un naturale sollievo dalle alterazioni emotive, ovviamente non potremo essere solo meccanicamente tranquilli ma sviluppando una certa filosofia di vita, vedremo svanire le preoccupazioni fonte di stress emotivo e fisico svanire, respirando in maniera tranquilla.
Con una buona base dottrinale e una consapevolezza cosmica della vita, la respirazione porta a un controllo completo di se stessi, nonché e sopratutto un controllo alle proprie emozioni, che le piu' tante volte, sono dannose e inutili, chi non conosce il detto "se c'è rimedio perchè ti preoccupi e se non c'è rimedio perchè ti preoccupi? " Ovviamente questo blog non ha la possibilità di ospitare i concetti e le filosofie del Tao e della filosofia orientale in genere, ma raccomanda di avere una buona conoscenza di queste ultime.
La mancanza di autocontrollo fa sì' che persone altrimenti capaci, quando sotto stress non riescano a fare quello che farebbero naturalmente in condizioni normali.
Lo scrivente ha superato paure incredibili, riuscendo in poco tempo a parlare alla folla dentro e all'aperto in maniera rilassata, addirittura presentare e portare al termine una conferenza in maniera abbastanza intellegibile, nonostante la propria ignoranza. E avrei anche altre cose da dire, ma le dirò dopo, tuttavia ricordo che, praticando la respirazione zen, in un torneo regionale non ho avuto rivali, proprio perchè l'agitazione gioca in maniera incredibile sul successo o la disfatta di qualsiasi cosa o vicenda stiamo affrontando.
Leggo di giovani che hanno disturbi in vista degli esami, e blocchi psicologici, quanto gioverebbe praticare la respirazione ritmica, invece di abbandonarsi alle paralizzanti paure!
L'assenza di paura non è assenza di dubbio, il dubbio è particolarmente apprezzato nella filosofia Zen, piuttosto l'assenza di consapevolezza è una forma di ignoranza, come l'arroganza. La paura o la responsabilità sotto controllo invece, è uno degli scopi di questo blog, e in maniera pià ampia, dello Zen stesso.
giovedì 13 febbraio 2020
mercoledì 12 febbraio 2020
Vita morte e stelle
la vita è come una nuvola di nebbia
che emerge da una grotta di montagna,
e la morte come una luna fluttuante
nel suo corso celeste.
se penserai troppo
a che senso esse abbiano,
sarai legato per sempre
come un asino ad un paletto
Mumon Gensen
che emerge da una grotta di montagna,
e la morte come una luna fluttuante
nel suo corso celeste.
se penserai troppo
a che senso esse abbiano,
sarai legato per sempre
come un asino ad un paletto
Mumon Gensen
martedì 11 febbraio 2020
La montagna
mi chiedete perchè resto
su questa montagna azzurra?
Sorrido, ma non rispondo.
La mia mente è serena.
Peschi in fiore
e ruscelli che scorrono,
scompaiono senza lasciar traccia.
Com’è diverso tutto ciò
dalla vita mondana
(Li Po)
su questa montagna azzurra?
Sorrido, ma non rispondo.
La mia mente è serena.
Peschi in fiore
e ruscelli che scorrono,
scompaiono senza lasciar traccia.
Com’è diverso tutto ciò
dalla vita mondana
(Li Po)
Posizione eretta
Ora nasce spontanea una domanda, la posizione eretta?
Ovviamente stare in piedi è una posizione più attiva delle altre. Molte ore le passiamo in piedi, anche se abbiamo un lavoro sedentario.
Vi sono momenti che lo stress ci avvolge, proprio stando in piedi, per esempio banale, su un autobus, su un treno super affollato.
Magari siamo in ritardo, oppure le condizioni del traffico sono tremende e temiamo di arriva non in tempo. Quasi ci mettiamo in sintonia con lo stress moderno che ne detta i ritmi: le piccole fermate, le fermate impreviste sono vissute dal nostro corpo e dalla nostra mente come qualcosa di somatizzante.
Come sarebbe bello invece, visto che comunque sia non possiamo eliminare il traffico con l'ansia o con un pensiero positivo, utilizzare questo tempo per meditare.
Anche il corpo avrebbe una bella consolazione, rispetto alla posizione prima su un piede, poi su un altro, quindi piegati verso un appoggio, oppure quasi curvati indietro per fare passare una persona...
Coscienza del piano.
La coscienza del piano è la prima cosa che bisogna imparare a capire, sia che siamo seduti, in piedi, sdraiati.
Questo ci aiuterebbe molto anche nella meditazione da posizione in piedi.
Cercando quindi, se il piano si muove, di rimanere per questo in posizione verticale al piano, 90 gradi, insomma. E' anche una particolarità del Karate e più in largo, delle arti marziali.
La possibilità è data dalle ginocchia, lasciandole libere si potranno utilizzare per compensare le differenze che si vengono a presentare per esempio su un veicolo, nel cambiamento dell'asse. Le stesse ginocchia avrebbero un sollievo.
E qui approfondiremo la questione più avanti, che può iniziare la respirazione Zen, tuttavia, dovremmo parlare come prendere coscienza della posizione delle gambe stabilizzante.
(Hachiji Dachi è probabilmente la posizione più confortevole nel Karate, e quindi in generale di ogni altra posizione.)
lunedì 10 febbraio 2020
Il Fukanzazengi
Dal libro di Hirai leggiamo:
"La Kekkafuza che comporta il mettere il piede destro sulla coscia sinistra e il piede sinistro sulla coscia destra risulta difficile per alcuni, in particolare slle persone corpulente. Non è necessario sforzarsi di assumere questa posizione, dal momento che la Hankafuza, con il solo piede sinistro appoggiato sulla coscia è già soddisfacente."
Esiste la posizione da distesi, chiamata Fukanzazengi, è probabile sia necessario se dovendo vivere per diverso tempo in un monastero Zen assumere questa posizione, in effetti tutti i monaci dormono coricati su un fianco.
Pur dormendo questi monaci seguono la disciplina zen, ed ecco quindi la posizione corretta per la loro meditazione da distesi:
(La postura è molto simile a quella rappresentante l'entrata del Buddha nel Nirvana. Il Buddha giace su un fianco con la testa posata su un braccio.)
Sotto il profilo fisiologico è una posizione valida.
E' interessante notare che sia il neurofisiologo belga Bremer, il giapponese Tokizane e gli americani Mazane hanno dimostrato come il cervello sia atto a funzionare quando il corpo è disteso.
Vista dal davanti o da dietro le vertebre sono virtualmente diritte, con una sola deviazione verso destra o sinistra. Visto lateralmente invece, il Fukanzazengi le vertebre presentano una curva pronunciata in avanti all'altezza del petto, mentre formano una curva all'indietro nella regione de lbacino. In questo modo si esercita una tensione molto minore che stando seduti sulla schiena.
I monaci dormono quindi in questa posizione.
Ovviamente la regola della respirazione rimane uguale all'originale.
Ndr
Ovviamente sarà difficile trovare un monaco Zen corpulento, tuttavia lo zen è per tutti e non solo monaci, dopo un po di pratica l'uomo corpulento potrebbe trovare un equilibrio sulla prestanza fisica.
Ma nel tempo, si può benissimo iniziare in ogni maniera, importante non è stancarsi meditando, ma non stancarsi di meditare...
domenica 9 febbraio 2020
sabato 8 febbraio 2020
giovedì 6 febbraio 2020
Il settarismo nello zen
Tra le varie definizioni che possiamo trovare nel termine "setta" ve ne sono di molto interessanti, la piu' comune è quella che indica una particolare forma dottrinale tratta da una originale dottrina.
Nella forma piu' estesa ragionando come dottrina per la salvezza, secondo la setta non ci è salvezza al di fuori di essa.
In pratica possiamo trovare questa proposizione nella dottrina della Torre di Guardia, e incredibile ma vero, nella dottrina della chiesa Cattolica.
Nelle forme più disparate, la troviamo nelle arti marziali, nelle diverse scuole " il vero Karate" l'originale Karate...Ovviamente ognuno dirà : è quello che io pratico!
Credo che per conoscere la dottrina biblica sia necessario studiare la dottrina biblica nella lingua originale, non facile, però senza preconcetti, cosi' come viene letta, scritta, nero su bianco.
Stessa cosa per le arti marziali, ritengo ci sia un solo spirito marziale, con tante scuole e diverse sfaccettature, ma il karate non è una forma, è un'anima che da diverse scuole, come un corpo ha diverse braccia, ma il cuore è tutto e dirige ogni cosa, ogni braccio, e il cuore va compreso nelle diverse forme, altrimenti è settarismo.
Lo Zen paradossalmente non può avere setta, in quanto nessun maestro zen è maestro zen,
" Chi spiega lo zen non capisce lo Zen".
Lo zen è personale, l'illuminazione è personale, il risveglio è personale, quello che da illuminazione a un uomo, non lo da a un altro.
Lo zen può spiegare come camminare, in che modo procedere, ma non indicare la via che ognuno deve prendere, certo, diversa è la strada, ma non la meta. E chi puo' dire che la sua strada sia quella giusta?
Lao Tze dice:
" Se incontri Buddha sulla tua strada, uccidilo".
Neanche il Buddha storico è e non sia tuo maestro. Fai la tua strada, qui sono elencati solo dei metodi, e chi può dire che siano giusti, se non chi li ha sperimentati?
Tuttavia, potrebbero essere non giusti per te, quando non avrai bisogno di risposte e di domande, avrai capito cosa intendo dire.
Quando l'allievo studia lo zen diventa maestro, quando il maestro capisce lo zen, ridiventa allievo.
Dopo questa piccola riflessione ricominciamo insieme la nostra ricerca.
mercoledì 5 febbraio 2020
martedì 4 febbraio 2020
Convergenza
Siamo raggi
di un solo sole
e chi può dire
chi ha fatto
la strada migliore?
poiché per ogni uomo
c'è un solo destino,
ma siamo gocce
dello stesso oceano
#Frasiecolori
#Zenichinyo
Iscriviti a:
Post (Atom)