martedì 11 febbraio 2020
Posizione eretta
Ora nasce spontanea una domanda, la posizione eretta?
Ovviamente stare in piedi è una posizione più attiva delle altre. Molte ore le passiamo in piedi, anche se abbiamo un lavoro sedentario.
Vi sono momenti che lo stress ci avvolge, proprio stando in piedi, per esempio banale, su un autobus, su un treno super affollato.
Magari siamo in ritardo, oppure le condizioni del traffico sono tremende e temiamo di arriva non in tempo. Quasi ci mettiamo in sintonia con lo stress moderno che ne detta i ritmi: le piccole fermate, le fermate impreviste sono vissute dal nostro corpo e dalla nostra mente come qualcosa di somatizzante.
Come sarebbe bello invece, visto che comunque sia non possiamo eliminare il traffico con l'ansia o con un pensiero positivo, utilizzare questo tempo per meditare.
Anche il corpo avrebbe una bella consolazione, rispetto alla posizione prima su un piede, poi su un altro, quindi piegati verso un appoggio, oppure quasi curvati indietro per fare passare una persona...
Coscienza del piano.
La coscienza del piano è la prima cosa che bisogna imparare a capire, sia che siamo seduti, in piedi, sdraiati.
Questo ci aiuterebbe molto anche nella meditazione da posizione in piedi.
Cercando quindi, se il piano si muove, di rimanere per questo in posizione verticale al piano, 90 gradi, insomma. E' anche una particolarità del Karate e più in largo, delle arti marziali.
La possibilità è data dalle ginocchia, lasciandole libere si potranno utilizzare per compensare le differenze che si vengono a presentare per esempio su un veicolo, nel cambiamento dell'asse. Le stesse ginocchia avrebbero un sollievo.
E qui approfondiremo la questione più avanti, che può iniziare la respirazione Zen, tuttavia, dovremmo parlare come prendere coscienza della posizione delle gambe stabilizzante.
(Hachiji Dachi è probabilmente la posizione più confortevole nel Karate, e quindi in generale di ogni altra posizione.)
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