giovedì 6 febbraio 2020

Il settarismo nello zen


Tra le varie definizioni che possiamo trovare nel termine "setta" ve ne sono di molto interessanti, la piu' comune è quella che indica una particolare forma dottrinale tratta da una originale dottrina.

Nella forma piu' estesa ragionando come dottrina per la salvezza, secondo la setta non ci è salvezza al di fuori di essa.

In pratica possiamo trovare questa proposizione nella dottrina della Torre di Guardia, e incredibile ma vero, nella dottrina della chiesa Cattolica.
Nelle forme più disparate, la troviamo nelle arti marziali, nelle diverse scuole " il vero Karate" l'originale Karate...Ovviamente ognuno dirà : è quello che io pratico!

Credo che per conoscere la dottrina biblica sia necessario studiare la dottrina biblica nella lingua originale, non facile, però senza preconcetti, cosi' come viene letta, scritta, nero su bianco.
Stessa cosa per le arti marziali, ritengo ci sia un solo spirito marziale, con tante scuole e diverse sfaccettature, ma il karate non è una forma, è un'anima che da diverse scuole, come un corpo ha diverse braccia, ma il cuore è tutto e dirige ogni cosa, ogni braccio, e il cuore va compreso nelle diverse forme, altrimenti è settarismo.
Lo Zen paradossalmente non può avere setta, in quanto nessun maestro zen è maestro zen,
" Chi spiega lo zen non capisce lo Zen".
Lo zen è personale, l'illuminazione è personale, il risveglio è personale, quello che da illuminazione a un  uomo, non lo da a un altro.
Lo zen può spiegare come camminare, in che modo procedere, ma non indicare la via che ognuno deve prendere, certo, diversa è la strada, ma non la meta. E chi puo' dire che la sua strada sia quella giusta?



Lao Tze dice:

" Se incontri Buddha sulla tua strada, uccidilo".

Neanche il Buddha storico è e non sia tuo maestro. Fai la tua strada, qui sono elencati solo dei metodi, e chi può dire che siano giusti, se non chi li ha sperimentati?
 Tuttavia, potrebbero essere non giusti per te, quando non avrai bisogno di risposte e di domande, avrai capito cosa intendo dire.

Quando l'allievo studia lo zen diventa maestro, quando il maestro capisce lo zen, ridiventa allievo.

Dopo questa piccola riflessione ricominciamo insieme la nostra ricerca.




(molto spesso troviamo nello zen immagini come  queste, pietre non levigate, non intaccate dall'intelligenza dell'uomo. Da nessun uomo, profeti vecchi, profeti nuovi.)








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