sabato 29 febbraio 2020

Vuoto Zen

"Quando il tuo spirito
 non è minimamente
 offuscato, 
quando le nuvole 
dello smarrimento
 si allontanano, 
lì c'è il vero vuoto.“ 


Miyamoto Musashi


giovedì 27 febbraio 2020

Scrivere su un foglio già usato, che errore!

Ti avverto, chiunque tu sia, oh che tu desideri sondare gli arcani della

natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso cio che cerchi, non

potrai trovarlo nemmeno fuori.


#Zenichinyo


mercoledì 26 febbraio 2020

Diverso

Com'è diverso oggi
l'odore del mare;
e diversi i colori
della campagna:
il verde meno verde,

meno bianche le margherite.
             E differenti anche

le voci della gente:
dicono, dicono,
parlando senza dire.



Anonimo

#Zenichinyo
             

Come un elastico


Da "Lo Zen e il tiro con l’arco " leggiamo:

"Il tiro con l'arco non mira a nessun caso a conseguire qualcosa d’esterno, con arco e freccia, ma d’interno e con se stesso. 

Arco e freccia sono per così dire solo un pretesto per qualcosa che potrebbe accadere anche senza di essi, solo la via verso una meta, non la meta stessa, solo supporti per il salto ultimo e decisivo. "
Eugen Herrigel
Tratto da: https://www.npensieri.it/index.php/filosofia-orientale/zen/aforismi-e-frasi-zen/

Pensando bene, il tiro con l'arco è come la respirazione Zen, si tende  rilascia.
La parte del braccio che tiene l'arco, deve rimanere scoperta, per fare vedere nessuna contrazione, in stato di rilassamento, in questo modo, il tiro con l'arco è perfetto, anche se manca il bersaglio.


#Zenichinyo


domenica 23 febbraio 2020

Come la seta

la superficie dell'acqua
ornata come la seta -
pioggia di primavera


(ryokan)


#Zenichinyo



sabato 22 febbraio 2020

Consapevolezza?


C'ero.


Soltanto c'ero.


Intorno cadeva


la neve.



Kobayashi Issa


只居れば 居るとて雪の 降にけり
Tada oreba oru tote yuki no furi ni keri



venerdì 21 febbraio 2020

Ora


Da giovani ricorriamo il futuro, da vecchi ricordiamo il passato.

Se non riusciamo a capire che il nostro tempo è ora, adesso, avremo sprecato i giorni della nostra vita.

"Luna, fiori di pruno,
questo, quello,
e il giorno se ne va.,"

 Issa 


mercoledì 19 febbraio 2020

Sciocco

Una persona può sembrare sciocca e tuttavia non esserlo.



Può darsi che stia solo proteggendo con cura il suo discernimento.



Non discutere...Lettera a uno studente Zen




"Vivere nel mondo e tuttavia non stringere legami con la polvere del mondo è la linea di condotta di un vero studente di Zen.....


Non discutere di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato. Alcune cose, benché giuste, furono considerate sbagliate per intere generazioni. 


Poiché è possibile che il valore del giusto sia riconosciuto dopo molti secoli, non c'è alcun bisogno di pretendere un riconoscimento immediato.

Vivi con un fine e lascia i risultati alla grande legge dell'universo."







Kiaiiiiiiiiiii!!!


Oggi vorrei approfondire il significato del Kiai ( l'urlo che si sente quasi sempre al termine di una azione di arti marziali, dico così per brevità dal punto di vista scientifico, per quanto sia possibile o lecito dire "approfondire" :vi sono diversi metodi di approfondimento, si può scavare e scavare a fondo, certamente la parte superficiale della pratica del Kiai è molto nebulosa, lo farò in piccola dose, quello che mi è possibile fare.

Si è propensi a pensare che il Kiai sia un modo per "spaventare l'avversario", chi pratica arti marziali sa che a volte succede, tuttavia è molto riduttivo. Il Kiai è profondamente bagnato dalla cultura orientale fatta di forza interiore, forza cosmica e meridiani corporei.
Troviamo molte parole contenenti Kiai, termine cinese molto in uso nella medicina tradizionale, possiamo dire che il Kiai sia energia vitale. Essendo tale concetto di una religione panteista quindi "energia universale".

Questa energia parte dall'addome, come sappiamo il centro vitale per gli orientali è proprio l'addome, li dove si sviluppa la parte più bassa dell'universo, dove è il centro dell'uomo, dove ancora viene usata come zona per il Karakiri, atto estremo dei Samurai e anche il punto per trarre forza nel combattimento, nel Karate e in altre forme di arti marziali.

Nei combattimenti degli antichi Samurai certamente era anche l'atto estremo del combattimento, dove il colpo assestato era l'ultimo, e non c'era pareggio, o si vinceva o si moriva, ecco quindi prendere una forma teologica se vogliamo, di " rilascio della propria vita o energia" per uccidere , per morire.

Troveremo in seguito il bandolo della matassa per arrivare alla respirazione Zen, se ancora non ci siamo arrivati, ora basta dire che come lo Zen, il Kiai ha una spiegazione scientifica del suo utilizzo e della sua utilità.
Approfondendo scientificamente infatti, troviamo che la massima espressione del massimo sforzo sarebbe letale o quantomeno dannosa per il nostro corpo, la nostra mente, il nostro sistema cardiocircolatorio.

Quando avviene tale contrazione infatti, la vena cava inferiore si restringe fino ad avere un deficit di ossigeno con ripercussione nel muscolo cardiaco.
Il kiai ha il potere di allentare questa pressione, o contrazione dei muscoli addominali, ed ecco la sua utilità, ovviamente gli antichi orientali non avevano le nostre nozioni di medicina, sicuramente la validità di questa cultura prende sempre pià forma.
Riassumendo quindi, la filosofia del Kiai è ampiamente valida anche dal punto di vista scientifico medico, ancora una volta, la respirazione prende importanza sempre più consistente, andando avanti, troveremo altre motivazioni per curare il nostro metodo di respirazione. 



Il Kiai non parte dalla gola, bensi' dalla contrazione dell'addome e dell'apparato respiratorio. 
possiamo vedere in questa immagine  l'irrorazione dell'energia del Kiai:





Il kiai deve partire proprio dall'addome, come possiamo vedere coinvolgendo, uscendo per cosi dire dalla bocca, tutto il tratto cardiopolmonare.








martedì 18 febbraio 2020

Di notte

L’orchidea, di notte
nasconde nel profumo
lo splendore del fiore.


#Zenichinyo

lunedì 17 febbraio 2020

Languore d' inverno

Languore d' inverno

nel mondo di un solo colore

il rumore del vento.

Matsuo Basho 

1644-1694

#Zenichinyo

domenica 16 febbraio 2020

Possedere nulla ti fa avere molto!

"E' scesa la sera,
Mi sistemerò sotto quel ciliegio laggiù
E i fiori stanotte saranno miei ospiti"


TAIRA NO TADANORI


#Zenichinyo


sabato 15 febbraio 2020

Il samurai

Dogen

Siccome qualcosa di divino entra nella fabbricazione di una spada, il suo
proprietario e utente dovrebbe rispondere a quell’ ispirazione.

Deve essere un uomo spirituale, non un agente della brutalita. 
Il suo spirito deve essere unito con lo spirito che anima il freddo acciaio. I
grandi guerrieri hanno instancabilmente istillato questo sentimento nella
mente dei loro studenti. 

Quando i giapponesi dicono che la spada e l’anima
del samurai, dobbiamo ricordare tutto quello che e implicito: lealta,
sacrificio di se, rispetto, benevolenza e il culto di altri sentimenti
superiori.

Ecco il vero samurai.


#Zenichinyo




venerdì 14 febbraio 2020

La meta del rumore

"c’è una meta
per il vento dell'inverno:
il rumore del mare."

ikenishi gonsui


#Zenichinyo

Velocità della respirazione


Da ricerche pare che:

una riduzione del ritmo di respirazione ha benefici sul corpo e sulla mente, oltre che alle emozioni.
Lenta e tranquilla, la respirazione porta un naturale sollievo dalle alterazioni emotive, ovviamente non potremo essere solo meccanicamente tranquilli ma sviluppando una certa filosofia di vita, vedremo svanire le preoccupazioni fonte di stress emotivo e fisico svanire, respirando in maniera tranquilla.
Con una buona base dottrinale e una consapevolezza cosmica della vita, la respirazione porta a un controllo completo di se stessi, nonché e sopratutto un controllo alle proprie emozioni, che le piu' tante volte, sono dannose e inutili, chi non conosce il detto "se c'è rimedio perchè ti preoccupi e se non c'è rimedio perchè ti preoccupi? " Ovviamente questo blog non ha la possibilità di ospitare i concetti e le filosofie del Tao e della filosofia orientale in genere, ma raccomanda di avere una buona conoscenza di queste ultime.

La mancanza di autocontrollo fa sì' che persone altrimenti capaci, quando sotto stress non riescano a fare quello che farebbero naturalmente in condizioni normali.

Lo scrivente ha superato paure incredibili, riuscendo in poco tempo a parlare alla folla dentro e all'aperto in maniera rilassata, addirittura presentare e portare al termine una conferenza in maniera abbastanza intellegibile, nonostante la propria ignoranza. E avrei anche altre cose da dire, ma le dirò dopo, tuttavia ricordo che, praticando la respirazione zen, in un torneo regionale non ho avuto rivali, proprio perchè l'agitazione gioca in maniera incredibile sul successo o la disfatta di qualsiasi cosa o vicenda stiamo affrontando.
Leggo di giovani che hanno disturbi in vista degli esami, e blocchi psicologici, quanto gioverebbe praticare la respirazione ritmica, invece di abbandonarsi alle paralizzanti paure!




L'assenza  di paura non è assenza di dubbio, il dubbio è particolarmente apprezzato nella filosofia Zen, piuttosto l'assenza di consapevolezza è una forma di ignoranza, come l'arroganza. La paura o la responsabilità sotto controllo invece, è uno degli scopi di questo blog, e in maniera pià ampia, dello Zen stesso.

giovedì 13 febbraio 2020

Pesante

Il mio vecchio corpo:
pesante goccia di rugiada
sulla punta della foglia

Kiba


#Zenichinyo

mercoledì 12 febbraio 2020

Vita morte e stelle

la vita è come una nuvola di nebbia
che emerge da una grotta di montagna,
e la morte come una luna fluttuante
nel suo corso celeste.
se penserai troppo
a che senso esse abbiano,
sarai legato per sempre
come un asino ad un paletto


Mumon Gensen


martedì 11 febbraio 2020

La montagna

mi chiedete perchè resto
su questa montagna azzurra?
Sorrido, ma non rispondo.
La mia mente è serena.
Peschi in fiore
e ruscelli che scorrono,
scompaiono senza lasciar traccia.
Com’è diverso tutto ciò
dalla vita mondana


(Li Po)


#Zenichinyo

Posizione eretta


Ora nasce spontanea una domanda, la posizione eretta?

Ovviamente stare in piedi  è una posizione più attiva delle altre. Molte ore le passiamo in piedi, anche se abbiamo un lavoro sedentario.

Vi sono momenti che lo stress ci avvolge, proprio stando in piedi, per esempio banale, su un autobus, su un treno super affollato.
Magari siamo in ritardo, oppure le condizioni del traffico sono tremende e temiamo di arriva non in tempo. Quasi ci mettiamo in sintonia con lo stress  moderno che ne detta i ritmi: le piccole fermate, le fermate impreviste sono vissute dal nostro corpo e dalla nostra mente come qualcosa di somatizzante.

Come sarebbe bello invece, visto che comunque sia non possiamo eliminare il traffico con l'ansia o con un pensiero positivo, utilizzare questo tempo per meditare.

Anche il corpo avrebbe una bella consolazione, rispetto alla posizione prima su un piede, poi su un altro, quindi piegati verso un appoggio, oppure quasi curvati indietro per fare passare una persona...

Coscienza del piano.

La coscienza del piano è la prima cosa che bisogna imparare a capire, sia che siamo seduti, in piedi, sdraiati.
Questo ci aiuterebbe molto anche nella meditazione da posizione in piedi.

Cercando quindi, se il piano si muove, di rimanere per questo in posizione verticale al piano, 90 gradi, insomma. E' anche una particolarità del Karate e più in largo, delle arti marziali.
La possibilità è data dalle ginocchia, lasciandole libere si potranno utilizzare per compensare le differenze che si vengono a presentare per esempio su un veicolo, nel cambiamento dell'asse. Le stesse ginocchia avrebbero un sollievo.

E qui approfondiremo la questione più avanti, che può iniziare la respirazione Zen, tuttavia, dovremmo parlare come prendere coscienza della posizione delle gambe stabilizzante.




(Hachiji Dachi è probabilmente la posizione più confortevole nel Karate, e quindi in generale di ogni altra posizione.)





lunedì 10 febbraio 2020

La via delle formiche

la via delle formiche
discende dalle vette
delle nuvole


(issa)


Il Fukanzazengi


Dal libro di Hirai leggiamo:

"La Kekkafuza che comporta il mettere il piede destro sulla coscia sinistra e il piede sinistro sulla coscia destra risulta difficile per alcuni, in particolare slle persone corpulente. Non è necessario sforzarsi di assumere questa posizione, dal momento che la Hankafuza, con il solo piede sinistro appoggiato sulla coscia è già soddisfacente."

Esiste la posizione da distesi, chiamata Fukanzazengi, è probabile sia necessario se dovendo vivere per diverso tempo in un monastero Zen assumere questa posizione, in effetti tutti i monaci dormono coricati su un fianco.
Pur dormendo questi monaci seguono la disciplina zen, ed ecco quindi la posizione corretta per la loro meditazione da distesi:






(La postura è molto simile a quella rappresentante l'entrata del Buddha nel Nirvana. Il Buddha giace su un fianco con la testa posata su un braccio.)





Sotto il profilo fisiologico è una posizione valida.
E' interessante notare  che sia il neurofisiologo belga Bremer, il giapponese Tokizane e gli americani Mazane hanno dimostrato come il cervello sia atto a funzionare quando il corpo è disteso.

Vista dal davanti o da  dietro le vertebre sono virtualmente diritte, con una sola deviazione verso destra o sinistra. Visto lateralmente invece, il Fukanzazengi le vertebre presentano una curva pronunciata in avanti all'altezza del petto, mentre formano una curva all'indietro nella regione de lbacino. In questo modo si esercita una tensione molto minore che stando seduti sulla schiena.
I monaci dormono quindi in questa posizione.
Ovviamente la regola della respirazione rimane uguale all'originale.

Ndr

Ovviamente sarà difficile trovare un monaco Zen corpulento, tuttavia lo zen è per tutti e non solo monaci, dopo un po di pratica l'uomo corpulento potrebbe trovare un equilibrio sulla prestanza fisica.
Ma nel tempo, si può benissimo iniziare in ogni maniera, importante non è stancarsi meditando, ma non stancarsi di meditare...









domenica 9 febbraio 2020

sabato 8 febbraio 2020

giovedì 6 febbraio 2020

Ogni mattino

Ogni mattino
 il sole sorge
cercando un
 fiore 
da scaldare,
il sole crede
e il fiore appare


#Zenichinyo

Il settarismo nello zen


Tra le varie definizioni che possiamo trovare nel termine "setta" ve ne sono di molto interessanti, la piu' comune è quella che indica una particolare forma dottrinale tratta da una originale dottrina.

Nella forma piu' estesa ragionando come dottrina per la salvezza, secondo la setta non ci è salvezza al di fuori di essa.

In pratica possiamo trovare questa proposizione nella dottrina della Torre di Guardia, e incredibile ma vero, nella dottrina della chiesa Cattolica.
Nelle forme più disparate, la troviamo nelle arti marziali, nelle diverse scuole " il vero Karate" l'originale Karate...Ovviamente ognuno dirà : è quello che io pratico!

Credo che per conoscere la dottrina biblica sia necessario studiare la dottrina biblica nella lingua originale, non facile, però senza preconcetti, cosi' come viene letta, scritta, nero su bianco.
Stessa cosa per le arti marziali, ritengo ci sia un solo spirito marziale, con tante scuole e diverse sfaccettature, ma il karate non è una forma, è un'anima che da diverse scuole, come un corpo ha diverse braccia, ma il cuore è tutto e dirige ogni cosa, ogni braccio, e il cuore va compreso nelle diverse forme, altrimenti è settarismo.
Lo Zen paradossalmente non può avere setta, in quanto nessun maestro zen è maestro zen,
" Chi spiega lo zen non capisce lo Zen".
Lo zen è personale, l'illuminazione è personale, il risveglio è personale, quello che da illuminazione a un  uomo, non lo da a un altro.
Lo zen può spiegare come camminare, in che modo procedere, ma non indicare la via che ognuno deve prendere, certo, diversa è la strada, ma non la meta. E chi puo' dire che la sua strada sia quella giusta?



Lao Tze dice:

" Se incontri Buddha sulla tua strada, uccidilo".

Neanche il Buddha storico è e non sia tuo maestro. Fai la tua strada, qui sono elencati solo dei metodi, e chi può dire che siano giusti, se non chi li ha sperimentati?
 Tuttavia, potrebbero essere non giusti per te, quando non avrai bisogno di risposte e di domande, avrai capito cosa intendo dire.

Quando l'allievo studia lo zen diventa maestro, quando il maestro capisce lo zen, ridiventa allievo.

Dopo questa piccola riflessione ricominciamo insieme la nostra ricerca.




(molto spesso troviamo nello zen immagini come  queste, pietre non levigate, non intaccate dall'intelligenza dell'uomo. Da nessun uomo, profeti vecchi, profeti nuovi.)








mercoledì 5 febbraio 2020

martedì 4 febbraio 2020

Convergenza

Siamo raggi 
di un solo sole
e chi può dire 
chi ha fatto 
la strada migliore?

poiché per ogni uomo 
c'è un solo destino, 

ma siamo gocce
dello stesso oceano

#Frasiecolori

#Zenichinyo

lunedì 3 febbraio 2020

Prigioni

Il ragno è prigioniero della sua stessa tela come noi spesso del nostro rancore.
#Zenichinyo
Pic di Komzentao art

Il metodo da seduti


Praticare zen è una cosa da persone normali, non servono speciali atteggiamenti facciali o sospiri di rito, ma una pratica reale, vera.

Ecco quindi la necessità di trovare un metodo zen che possa essere eseguito nella realtà di tutti i giorni, andremo a a vedere secondo il dotto Hirai, la posizione da seduti.
Assumendo la posizione di rilassamento da seduti, tenendo le mani in tre modi diversi  ( io consiglio appoggiate sulle gambe) con le dita aperte.
Le spalle rilassate  in posizione naturale.
E' possibile  prestare attenzione totale ad ogni parola altrui ed essere pronti a rispondere mantenendo un continuo equilibrio tra rilassamento e tensione.
quindi:
1 sedetevi bene sulla sedia
2 allargate le gambe comodamente formando un angolo tra i 30 e i 90 gradi.
3 unite i talloni e allargate i piedi in modo di formare un angolo di circa 90 gradi.

Abbandonate le palme in giu' che aderiranno alle cosce in maniera decisa ma leggera.
 In pratica questa è la posizione che ricorda un po la rana, presa ad esempio da molte scuole zen, attenzione e rilassamento insieme, la rana è capace di stare ore ferma nella posizione senza però perdere mai la concentrazione di quanto accade intorno.




domenica 2 febbraio 2020

sabato 1 febbraio 2020

Melenso

Le parole amiche
 non sono dolci, 
non sono aspre,
le parole
 amiche 
sono giuste.
Vi e' un miele
 dolce al palato 
ma aspro nelle viscere,
 il peggior veleno 
e' melenso e sorridente.

#Zenichinyo